Stradaalternativa

giovedì 12 febbraio 2015

Vecchi amici

Ritrovarsi con dei vecchi amici, ha un che di affascinante. Ci ricordano chi eravamo e da dove veniamo per essere ciò che siamo ora. La condivisione di ricordi e di momenti passati assieme, soprattutto in fasi importanti della propria vita espandono il nostro universo e ampliano la conoscenza che abbiamo di noi stessi, ci ricordano cose che avevamo seppellito sotto la coltre di nuove esperienze che sono venute dopo. Inoltre ci fa sentire meno soli, perchè se dopo tanti anni loro sono ancora qui, allora non siamo poi così male.

martedì 10 febbraio 2015

Tramonti

Sto facendo la collezione di tramonti. Molto spesso negli anni li ho fotografati, ed ogni volta cerco di prendere, con la fotocamera, la sensazione che mi dona, ma non ci riesco mai e credo che nessuno possa mai riuscirci. Il copyright è della natura e in questo caso non possiamo appropriarcene indebitamente nemmeno volendo. Come dicevo ho fotografato spesso tramonti, ed ogni volta, ho visto una combinazione diversa di elementi. E' incredibile!

Scelte energetiche

A volte è difficile scegliere. Ogni giorno ci si pone davanti una qualche scelta.
Una cosa utile da sapere è che nessuna scelta deve escluderne un'altra. Mi spiego meglio: possiamo darci delle priorità, per cui alcune cose sono fondamentali mentre altre lo sono meno, ad alcune possiamo concedere più tempo o tutto il tempo che riteniamo utile, mentre per altre possiamo fare lo stretto necessario se proprio non ce la facciamo a far di più. Si tratta quindi di distribuire le proprie energie in maniera saggia. Ovviamente nessuno di noi ha la misura esatta di quanta energia abbiamo in un dato momento, quindi, per ovviare a questo inconveniente, è importante permetterci di usare tutta l'energia che riteniamo necessaria, e anche di più, per le cose fondamentali e quella che rimane, se rimane, per ciò che riteniamo meno importante ma comunque valevole di attenzione.
Ovviamente non si può fare tutto, a qualcosa, ogni tanto, si deve rinunciare, ma non per sempre.

domenica 8 febbraio 2015

Giornate no

Le giornate no capitano a tutti. Ogni tanto riesco a non esplodere e a non mandare tutto al diavolo.
Anche perchè quando esplodo inevitabilmente le cose vanno peggio! Quando sento l'onda di rabbia che mi sale, mi fermo un secondo e cerco di farla decrescere. Non so bene come ci riesco ma pare che il segreto sia l'attesa; forse i famosi 10 secondi della "leggenda"? Fatto sta che così evito rabbie di proporzioni bibliche e tutti vivono più contenti, compreso me.
Quando esplodo invece, dopo non mi sento meglio, ma peggio, e svuotato, quindi, razionalmente, non conviene arrabbiarsi tanto, non sembra portare nulla di buono. Ma siamo tutti umani, quindi se qualche volta capita, pazienza.
Inoltre, volendo essere più "mistici" la rabbia è uno spreco di energia, quando esplode in quel modo, infatti, ricordo, che in un testo di arti marziali cinesi, si parlava di una posizione della mano che attivava un meridiano legato ad un organo che era relazionato proprio alla rabbia, la posizione si accompagnava ad una contrazione di buona parte del corpo durante un movimento di spinta di entrambe le mani e con il controllo della respirazione addominale. In pratica si "usa" l'energia della rabbia, la si controlla e tale controllo è anche utile alla salute (mi piace anche dire che è come se la rabbia venisse "raffinata" in un'energia più utile). A parte questa digressione misticheggiante, che ho fatto a braccio, e quindi se ho fatto qualche errore non me ne voglia nessuno, è importante notare come culturalmente si dia rilevanza alla rabbia e alle sue conseguenze; sulla stessa scia, tornando all'occidente e alla nostra Italia, come non ricordare la frase "farsi cattivo sangue" che addebita quindi alla rabbia e a sentimenti connessi proprietà dannose. Voglio anche ricordare che in un saggio di Daniel Goleman "Intelligenza emotiva", l'autore scrive che la rabbia si autoalimenta; un processo a feedback positivo, direbbe un biolgo, e cioè arrabbiarsi può portare ad arrabbiarsi di più. Dunque, limitare la rabbia, forse è davvero una buona cosa!

sabato 7 febbraio 2015

La neve

Per dove abito io, la neve è sempre una novità. Annualmente una spolverata capita, di quella che non si scioglie; sicuramente più in alto ne cade di più. Nonostante tutto è sempre una novità ed è in grado di suscitare sentimenti di eccitazione nonostante il grigiore della giornata.
Dopo aver pulito la cavalla, ho preso il mio furgone e sono salito nel punto più alto possibile, dove la strada finisce, per cercare un po' di neve. C'è anche un po' di incoscienza in questo, ma ogni tanto ci vuole. Sono arrivato al punto prestabilito ed ha cominciato a nevicare, niente di grande o di lunga durata, ma tanti bei fiocchi doppi. E' stato bello, e fa sempre piacere. Si ritorna un po' bambini. Ci si emoziona per un po' di acqua congelata? Ma certo! Anche questo contribuisce a dare un senso alla vita, riuscire a vedere la meraviglia nelle piccole cose, e ne vale sempre la pena.

venerdì 6 febbraio 2015

Agire

La paura ha il potere di bloccarci e rimanere immobili non è una situazione utile.
Si rischia sempre di sbagliare! Non far nulla non serve a niente. Non si può rinunciare a fare le cose solo a causa della paura di sbagliare. Si deve accettare il rischio che possa accadere.
Non si può esser sicuri di nulla al 100%  e bisogna rassegnarsi, i rischi esistono! E allora forse, si può cominciare a vivere più rilassati, per fortuna c'è una dose di incoscienza utile che ci permette di muoverci nella vita senza star lì a preoccuparci continuamente di tutti i rischi che corriamo.
A volte però il meccanismo si inceppa e possiamo fissarci su di un elemento e la troppa preoccupazione ci porta a rinunciare "Ora basta, che vada tutto al diavolo" ma così rinunciamo anche alla possibilità di cambiare, di fare una cosa che ci piaccia e questo non va bene. Dobbiamo accettare il rischio per poter agire.

Giornalisti

I giornalisti DEVONO rompere le scatole! DEVONO scavare nel passato dei politici!
Devono INFORMARE! Trovare ogni singolo pelo e riportarlo, questo fa il giornalista: INFORMA.
Spiega la situazione, mostra un punto di vista diverso e cerca di non farsi imboccare dal potere.

giovedì 5 febbraio 2015

Domande di culto


 Se si parte dal principio che gli dèi sono molti viene meno il motivo per affermare che quelli degli altri sono falsi dèi o demoni. All’interno delle nostre società, l’adozione di alcuni quadri mentali propri del politeismo ridurrebbe senz’altro il tasso di conflittualità fra le diverse religioni monoteistiche e le loro interne suddivisioni.
Elogio del Politeismo - Maurizio Bettini (professore ordinario di Filologia classica all’Università di Siena)

Uno dei fascini del politeismo probabilmente era questo: c'era un dio per ogni cosa. Non ci si sentiva mai soli. Gli dei poi erano spesso umanizzati, resi simili a noi, c'era quindi meno distanza tra l'uomo e il divino.
Chissà come vivremmo oggi, se fossimo rimasti con i nostri culti originari, cioè quelli di origine romana e greca.
                                                                              
                                                                                                                       

Non manca il lavoro in Italia

In Italia non manca lavoro. Soprattutto vista la situazione attuale, c'è moltissimo lavoro da fare.
Citando solo alcuni esempi: per rimettere in sesto Pompei e mantenerla in buono stato quanta gente si metterebbe a lavorare e di quanti settori?
Per rivalutare i tanti borghi italiani quante professioni si potrebbero mettere all'opera?
E mi sto riferendo solo al turismo! E il mare? Per ripulire e rendere splendidi i nostri litorali, quante persone servirebbero?
Quanti altri sbocchi ci sono in Italia? Quante altre possibilità? Perchè lo scopo del lavoro è produrre qualcosa, possibilmente produrre qualcosa di utile e che migliori le cose, non le peggiori. Dunque in Italia siamo pieni di lavoro, quello che manca però, paradossalmente, sono i soldi.

Possibile non si possa far nulla?

Me lo domando spesso.
Possibile che il mio paese, l'Italia, non possa essere migliore?
Sicuramente ci sono tante cose che ignoro ma possibile che non esista un modo per migliorare le cose? Che tutto quello che c'è attualmente sia il massimo?
Possibile che il turismo non possa diventare una forza trainante?
Possibile che non si possa far meglio?