Stradaalternativa

martedì 13 aprile 2010

La scuola è piacere

Aunque hayamos cambiado, básicamente las categorías principales son muy similares. Tenemos que gastar un tercio de la vida en que estamos despiertos en algo productivo, en algo relacionado con conseguir calorías para el organismo, ya sea cazando o trabajando en una fábrica, o estudiando, los jóvenes. El otro tercio es lo que llamamos mantenimiento, que es simplemente tener el cuerpo en un cierto nivel de funcionamiento, es decir vestirse, afeitarse, peinarse, comer, desplazarse al trabajo… por hacer todo esto no se recibe ningún sueldo, pero hay que hacerlo ya que de lo contrario el cuerpo se deteriora: el pelo crece y la gente se deja. Y lo tercero es el placer, que es lo que los griegos llamaban “escoleia”, que significa lo que se hace en el tiempo libre. Esta es la palabra de la que se deriva la palabra escuela, porque para los filósofos griegos lo que se hace en el tiempo libre es aprender, y esta era la manera de crecer y mejorar…
Mihaly Csikszentmihalyi, en el Programa “Redes” de Eduardo Punset.

Anche se siamo cambiati, in fondo le principali categorie sono molto simili. Dobbiamo spendere un terzo della nostra vita quotidiana in qualcosa di produttivo, qualcosa legato a ottenere calorie per il corpo, che si tratti di caccia o di lavoro in una fabbrica, o, per i giovani, di studio. L'altro terzo è quello che chiamiamo manutenzione, che è semplicemente quello di avere il corpo a un certo livello di funzionamento, vale a dire vestirsi, radersi, toelettatura, mangiare, andare al lavoro ... per fare tutto questo non si riceve alcun salario, ma deve essere fatto perché altrimenti il corpo si deteriora: i capelli crescono e le persone si lasciano. E la terza cosa è il piacere, che è quello che i greci chiamavano "escoleia", che significa ciò che fai nel tuo tempo libero. Questa è la parola da cui deriva la parola scuola, perché per i filosofi greci quello che fai nel tuo tempo libero è imparare, e questo era il modo per crescere e migliorare ...
Mihaly Csikszentmihalyi, nel programma "Redes" di Eduardo Punset.

domenica 17 gennaio 2010

Risposte

Sinceramente riguardo tutte le robe della legge d'attrazione e cose connesse non ci sto più tanto appresso. Essendo più propenso alla scienza ovviamente mi vengono molti dubbi e sono portato a ben dire che è tutta una cazzata. Essendo un possibilista però preferisco dire che forse qualcosa di vero c'è, ma non come ce la vogliono far credere nei libri.
Ultimamente mi ritrovo un pò ad affrontare una sorta di crisi mistica.
Cerco qualcosa in cui credere, come è giusto che sia, e questo atteggiamento mi permette di non fermarmi mai e di rispettare il mio canone secondo cui "la staticità è morte" come lo sarebbe la perfezione, una forma di morte.
D'altra parte non è certamente facile non avere qualcosa di particolare in cui credere, bello e pronto. Tu ti ci attieni e stai tranquillo (almeno così si pensa). Ma si vede che sono un masochista, oppure la vita mi piace talmente tanto (ma non voglio ammetterlo) che odio fermarmi a delle certezze, preferisco l'eccitazione dei dubbi.
Ogni tanto, in giro trovo come dei pezzetti di verità, ma ho l'impressione di dimenticarli in breve tempo. D'altronde per la natura della nostra realtà la verità sarà a sua volta mutevole.
Dunque che fare?
Cercare sempre dubbi più eccitanti a cui rispondere!